27 gennaio: “Giorno
della Memoria”
Ricordo della famiglia Milla
L’articolo 1 della legge 20
luglio 2000 n. 211 definisce così le finalità del Giorno della Memoria:
«La
Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei
cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare
la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la
persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la
deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e
schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio
della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati».
Dall'Inizio
del 1942 all' ottobre del 1943 abitò a Verderio Superiore, provenendo da
Milano, la famiglia Milla, composta da tre sorelle, Laura, Lina, Amelia, e un
fratello, Ferruccio. I Milla abitavano all'"Aia",
un edificio eclettico dell'Ottocento, il cui cortile, pavimentato con grosse lastre
di granito, veniva utilizzato dai contadini per stendere il raccolto ad essiccare. Nel mese di ottobre del
1943 tutti vennero arrestati, in quanto ebrei, da militari tedeschi: a Verderio
fu arrestato Ferruccio; qualche giorno dopo, a Milano, le sorelle. Con
Ferruccio fu arrestato anche l'altro fratello, Ugo, che aveva raggiunto i famigliari
da non più di due giorni. Fuggirono invece la moglie di quest'ultimo, Lea, e la
figlia Serena, di nove anni.
Il 6 dicembre i cinque arrestati furono caricati sui treni in partenza dal binario 21
della stazione centrale di Milano, diretti al campo di sterminio di Auschwitz,
da dove non fecero più ritorno.
L'assassinio dei Milla fu uno dei momenti più tragici che
segnarono la storia del nazifascismo qui in Brianza.
L’
11 dicembre del 1993, in occasione del 50° anniversario dello sterminio della
famiglia Milla, l’Amministrazione comunale di Verderio Superiore posò una targa
sul muro di cinta del centro ricreativo/sportivo di via Contadini Verderesi, a
due passi dall’Aia e dalla rotonda del platano.
"Verderio Superiore ricorda
Amelia, Laura, Lina , Ferruccio e Ugo Milla
che qui vissero.
Deportati perché ebrei ad Auschwitz,
furono assassinati dai nazisti l'11 dicembre 1943
"Meditate che questo è stato"
Primo Levi
Per chi volesse saperne di
più sulla famiglia Milla:
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