Saruggia, i buoi del paisan
Franco Ronchetti
Saruggia (Como),
antica frazione sulla collina di Albavilla, che degrada dolce fino alla sponda
del lago di Alserio, un tempo era un borgo di contadini che abitavano vecchie
case e piccole cascine. Poi sono arrivati gli “spensierati” anni 80, e tutto è
cambiato, tutto è stato banalmente “ammodernato”, con criteri per nulla fedeli
alla storia del luogo. Tutto tranne una cascina, che ha mantenuto i caratteri
originali, principalmente perché è abitata da un paisan, che di nome fa
Franco Ronchetti, detto “Franco di bò”. Perché questo soprannome? Perché Franco
possiede, e sicuramente ama, come nei versi del Carducci “t’amo pio bove; e
mite un sentimento…”, due splendidi bovi, bianchi, possenti, che guardandoli
non puoi fare a meno di dire: “Vi amo, pii bovi; e mite un sentimento di vigore
e di pace al cor m’infondete”, storpiando un po’ i versi del grande Giosuè.
I buoi di Franco Ronchetti
Franco ha sempre
allevato buoi. Quelli che ha oggi hanno una decina d’anni di vita e hanno
sostituito altri buoi, ormai vecchi, finiti inevitabilmente al macello. Nella
sua stalla, nel cuore di Saruggia, trascorrono infatti la loro pacifica
esistenza i due suoi splendidi e possenti bovi, razza “grigio alpina”, che
richiamano proprio quelli di Carducci. Certo, il Franco ogni tanto li fa anche
lavorare nei campi, dato che possiede oltre trenta pertiche di terra che,
nonostante abbia già superato da un pezzo gli 80 anni d’età, coltiva a
granoturco, patate, erba medica.
Lui dice che,
lavoro o no, pretendono di ruminare oltre 40 chili ciascuno di fieno. Ma il
problema non è questo, tanto è quello dei maniscalchi: infatti non se ne
trovano quasi più capaci di ferrare le zampe dei bovini. E pare, sempre secondo
Franco, che i maniscalchi per i cavalli, più numerosi in circolazione, non
siano adeguatamente formati per lavorare sui buoi.
Il Ronchetti,
come si diceva poco sopra, è un contadino molto affezionato ai suoi animali,
che ha portato dovunque: alle feste di paese, alle sfilate storiche, al Palio
del Baradello, alla Battaglia di Carcano. Lo hanno chiamato anche gli hindù,
gli indiani residenti in Lombardia, che ogni anno organizzano una loro festa
religiosa, dove i buoi, animali sacri, sono protagonisti.
Anni fa ha
partecipato anche a film importanti. Ha addirittura avuto una parte, ovviamente
con i suoi inseparabili animali, nella serie tv “I promessi sposi”, diretta da
Salvatore Nocita e prodotta dalla Rai nel 1989.
Pochi anni fa
Franco Ronchetti ha ricevuto una medaglia d’oro dal gruppo flocloristico “I
Paisan” di Albavilla, come riconoscimento
«per l’attività svolta in campo agricolo, attività che nonostante l’età
avanzata continua ad esercitare con passione e determinazione».
Una medaglia
d’oro che dovrà condividere con i suoi amatissimi buoi.
Beniamino Colnaghi