giovedì 4 aprile 2019

Pillole di saggezza e buon senso 5 

“Il “tempo è denaro” è uno degli effetti devastanti della nostra cultura che ha elevato il denaro a generatore simbolico di tutti i valori, per cui non sappiamo più che cosa è giusto, che cosa è bello, che cosa è vero, che cosa è buono, che cosa è santo, ma soltanto che cosa è utile. Una volta il denaro era un mezzo per soddisfare i bisogni e per produrre i beni, ma quando è diventato la condizione universale per soddisfare qualsiasi bisogno e per produrre qualsiasi bene, allora il denaro non è stato più un mezzo, ma è diventato il fine, per conseguire il quale si vedrà se soddisfare i bisogni e in che misura produrre i beni”.
Umberto Galimberti, filosofo, sociologo, psicoanalista, D la Repubblica, 12.01.2019
 

“La civiltà contadina è ormai morta e con lei se ne è andato un mondo. Siamo orfani dei nostri dialetti, di una cultura che nasceva dalla terra e dalla saggezza popolare, di gente semplice che aveva la terza elementare ma possedeva la conoscenza. La civiltà contadina era ignorante ma aveva la prudenza, che significa coltivare il dubbio e rispettare gli altri. Il dialetto, la sagacia popolare, la tradizione orale sono finiti e anche gli Appennini stanno morendo: i rovi si riprendono i sentieri, i paesi si spopolano…”
Francesco Guccini, cantautore, intervista del 3 marzo 2019
 

“…L’austerità non è oggi un mero strumento di politica economica cui si debba ricorrere per superare una difficoltà temporanea, congiunturale, per poter consentire la ripresa e il ripristino dei vecchi meccanismi economici e sociali. Questo è il modo con cui l’austerità viene concepita e presentata dai gruppi dominanti e dalle forze politiche conservatrici. Per noi invece l’austerità è il mezzo per contrastare alle radici e porre le basi del superamento di un sistema che è entrato in crisi strutturale e di fondo, di quel sistema i cui caratteri distintivi sono lo spreco e lo sperpero, l’esaltazione di particolarismi e dell’individualismo più sfrenati, del consumismo più dissennato. L’austerità significa rigore, efficienza, serietà, e significa giustizia; cioè il contrario di tutto ciò che abbiamo conosciuto e pagato finora, e che ci ha portato alla crisi gravissima i cui guasti si accumulano da anni e che oggi si manifesta in Italia in tutta la sua drammatica portata…”.
Enrico Berlinguer, stralcio dell’intervento al Teatro Eliseo di Roma il 15 gennaio 1977
           

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