giovedì 19 gennaio 2017

Verderio. Un biglietto di don Luigi Galbiati scovato in una bancarella della fiera degli Oh bej! Oh bej! di Milano

La fiera degli Oh bej! Oh bej! di Milano si svolge a partire dal 7 dicembre, in occasione della ricorrenza di Sant’Ambrogio, patrono della città.   Le origini del nome Oh bej! Oh bej! risalgono ai primi anni del Cinquecento, quando un rappresentante del Papa, per ingraziarsi la benevolenza dei milanesi, entrò in città distribuendo giocattoli e leccornie ai bambini, i quali esclamarono con voce piena di gioia "Oh bej! Oh bej!", tradotto "Oh belli! Oh belli!".
Negli anni la fiera di Milano si è trasformata in un grande mercato all’aperto, con centinaia di bancarelle che vendono ogni tipo di mercanzia, dall’abbigliamento ai dolciumi, dai rigattieri di roba usata ai manufatti artigianali agli addobbi per le vicine feste natalizie. Si distinguono, per quanto riguarda i miei interessi, non più di tre o quattro bancarelle che propongono libri usati, vecchie enciclopedie e  almanacchi, dischi in vinile, materiali e strumenti musicali di altre epoche. A queste tipologie di merci dedico buona parte del tempo che trascorro in fiera.
Serve pazienza per far scorrere vecchi 33 giri in vinile impilati, uno dietro l’altro, in contenitori di cartone e di legno oppure far scorrere lo sguardo sui titoli di vecchi libri, accatastati non sempre in modo ordinato. Normalmente un paio di bancarelle espongono anche monete e francobolli d’epoca e raccoglitori di vecchi biglietti da visita tra i più disparati. Lo scorso dicembre, vicino a me, un distinto signore, che indossava un cappello a larghe tese nero su una folta capigliatura bianca ed una sciarpa rossa al collo, dopo aver pagato il corrispettivo per l’acquisto di una decina di vecchi libri, ha lasciato aperto un raccoglitore di biglietti da visita. Un mio gesto del braccio, del tutto automatico e spontaneo, ha fatto sì che me lo accaparrassi e cominciassi a sfogliarlo. A dire il vero con una certa distrazione. Finché non mi sono imbattuto in un biglietto sul quale era riprodotto in un elegante corsivo un nome che ricordavo bene, familiare, che ho ritrovato decine di volte durante le mie ricerche storiche su personaggi e fatti di Verderio Superiore: Luigi Galbiati. Don Luigi Galbiati è stato parroco di Verderio Superiore dal 1897 fino all’11 agosto 1923, giorno della sua morte.
 Don Luigi Galbiati


La tomba di don Galbiati nel cimitero di Verderio ex Superiore
L’ho acquistato, ovviamente, senza nemmeno pensarci due volte. Il cartoncino è datato 8 dicembre 1909 e il destinatario è un “Caro Curato”, un collega del parroco di Verderio Superiore, del quale non è citato il nome. Sul retro è scritta, in inchiostro nero e con calligrafia nitida e leggibile, la richiesta di “N° 25 di abiti di S. Francesco”, con preghiera di consegnarli al latore del biglietto. Non ho trovato nel raccoglitore altre tracce che in qualche modo dessero seguito alla richiesta del parroco di Verderio.  Non sappiamo dunque chi fosse il “Caro Curato” a cui era destinata la richiesta degli abiti e se gli stessi abiti siano stati consegnati a don Galbiati. Potrebbe essere fatta un’ulteriore ricerca sul “Liber chronicus”, redatto dallo stesso parroco e depositato nell’archivio storico della parrocchia. Qualche sviluppo potrebbe saltar fuori. Oppure no. Se non si dovessero trovare altri documenti, il breve racconto su un particolare dell'azione pastorale di don Luigi Galbiati a Verderio Superiore finisce qui.  
Beniamino Colnaghi

Note
Per saperne di più su don Luigi Galbiati, sulla sua attività pastorale a Verderio Superiore e sulla Chiesa locale che lo vide protagonista per un quarto di secolo, consiglio la lettura del seguente libro: Verderio. La chiesa parrocchiale dei santi Giuseppe e Floriano. 1902-2002: un secolo di storia, arte e vita religiosa, a cura della parrocchia di Verderio Superiore
Su questo blog sono presenti alcuni articoli che citano don Galbiati, in particolare:
La storia dei coscritti di Verderio Superiore: http://colnaghistoriaestorie.blogspot.it/2016/04/quei-quattordici-mesi-che-cambiarono-il.html
Religiosità a Verderio: http://colnaghistoriaestorie.blogspot.it/2013/06/la-domenica-andando-alla-messa.html

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