L’eccidio nazifascista del 24 agosto 1944 a Vinca (Toscana)
Nell’estate del 1944 l’attività dei gruppi partigiani nell’area delle Alpi Apuane e della
Lunigiana stava crescendo a ritmi sostenuti. Piccole bande formate da
giovani provenienti da Carrara, dalla Lunigiana toscana, dalla Val di Magra e
da La Spezia contendevano il controllo del territorio alle autorità fasciste e
ostacolavano i lavori di fortificazione tedeschi lungo la futura Linea
Gotica/Linea Verde.
È in questo contesto che si colloca
l’operato della 16a Panzergrenadier Division “Reichsführer-SS”
nell’area apuana durante l’agosto 1944. Analogamente a quanto stava già facendo
in Versilia, la divisione comandata dal generale Max Simon (fu il principale esponente di molti crimini
contro l'umanità in Italia, noti fra tutti gli eccidi di Sant’Anna di Stazzema
e Marzabotto) s’impegnò infatti a isolare i partigiani e a rendere sicura l’area per i
tedeschi, colpendo in modo indiscriminato e terroristico la popolazione civile.
La mappa che indica il tracciato di colore rosso della Linea Gotica/Verde (cliccare sulla mappa per ingrandire)
Il mattino del 24 agosto 1944 oltre una cinquantina di
automezzi carichi di uomini e armi si diressero verso Vinca, in un lungo
serpentone pronti a seminare la strage. La giornata era una qualunque, poche
faccende agricole, fatica per le greggi, pascoli per gli uomini, tranquillità
per donne, anziani e bambini in paese. Alle 8,45 circa ci furono già i primi
morti: le donne appartate ai margini della strada vennero falcidiate da una
raffica di spari. I soldati iniziarono a disporsi alle porte del paese per
sistemare le mitragliatrici nel migliore dei modi. Le pattuglie scesero dai
camion e si diressero verso le prime case del paese, cercando in ogni anfratto,
uccidendo tutti quelli che si trovavano davanti. Un centinaio di persone morirono
trucidate con ogni mezzo, mentre SS e milizie nazifasciste irruppero nelle
abitazioni e ne sventrarono molte altre. Giovani spose coi figli vennero portate
su un terrapieno alla periferia dell’abitato dove furono massacrate.
Per tre giorni ogni luogo di Vinca fu teatro di un
delitto: donne uccise sulle strade e nelle loro case, bambini trucidati tra le
braccia delle madri, anziani ammazzati insieme ai loro figli e nipoti. Le
vittime furono oltre 170.
L’obiettivo iniziale, secondo gli ordini impartiti, era
quello di “bonificare” il territorio dalla presenza partigiana. Il 12
agosto Sant’Anna di Stazzema, Versilia, 560 morti, aprì la danza macabra delle
SS sulla linea Gotica. A Vinca, Lunigiana, si andò oltre, se non nel numero,
nelle atrocità. E se in Versilia la presenza italiana restò in parte ambigua
(guidarono i tedeschi nei luoghi della strage o furono costretti a portare le munizioni?)
a Vinca non c’è alcuna incertezza sul ruolo dei fascisti italiani.
«Reder chiese al colonnello
Lodovici: quanti uomini mi puoi dare?» L’infame rispose: «Cento, in un’ora li
avrete qui». Un sopravvissuto ricorda questo dialogo fra il Monco, il tristemente
famoso maggiore delle SS Walter Reder, ed il comandante della Brigata Nera “Mai
Morti” di Carrara. In più c’erano uomini della X Mas scaricati dai camion
arrivati da La Spezia, base dei «marò» comandati dal “principe nero” Junio
Valerio Borghese.
Per tutta la giornata del 24 agosto Vinca
divenne il teatro di un eccidio. L’indomani, una volta che Reder si accampò
nell’ex dopolavoro del paese, iniziò la fase del rastrellamento della zona. Il
reparto italiano della sciagurata avventura di morte tornò a Carrara.
Il monumento che ricorda l'eccidio di Vinca
Oltre settant’anni fa, dunque,
a Vinca e nei piccoli borghi adiacenti si contarono 173 morti. L’elenco delle crudeltà inflitte da tedeschi e
fascisti e testimoniate dai superstiti è oltre ogni limite e immaginazione. Vi furono atti di
violenza inaudita contro la popolazione.
Le testimonianze sono
raccolte nei suoi libri da Paolo Bissoli, storico e presidente dell’istituto
della Resistenza e da altri storici locali.
Beniamino
Colnaghi
Fonti dal web:
Il Tirreno Toscana: http://iltirreno.gelocal.it/regione/2014/08/24/news/le-stragi-del-44-vinca-il-monco-li-chiamo-e-i-mai-morti-risposero-1.9809337L’Eco della Lunigiana: https://ecodellalunigiana.it/2015/08/24/vinca-il-ricordo-di-una-strage/
Toscana Novecento: http://www.toscananovecento.it/custom_type/il-terribile-agosto-del-1944-a-nord-delle-alpi-apuane/
Eccidio di Vinca: https://it.wikipedia.org/wiki/Eccidio_di_Vinca
Su questo blog sono presenti altre pagine che ricordano la Giornata della Memoria:
Irena Sendler: http://colnaghistoriaestorie.blogspot.it/2017/01/27-gennaiogiorno-della-memoria-irena.html
Il lager femminile di Ravensbruck: http://colnaghistoriaestorie.blogspot.it/2016/01/27-gennaio-giorno-della-memoria-il.html
Terezin, il lager dei bambini: http://colnaghistoriaestorie.blogspot.it/2012/03/terezin-il-lager-dei-bambini-in-ricordo.html
Il tappeto di Lodz: http://colnaghistoriaestorie.blogspot.it/2014/01/27-gennaio-giorno-della-memoria.html
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