giovedì 25 gennaio 2018

Giorno della Memoria
L’eccidio nazifascista del 24 agosto 1944 a Vinca (Toscana)

Nell’estate del 1944 l’attività dei gruppi partigiani nell’area delle Alpi Apuane e della Lunigiana stava crescendo a ritmi sostenuti. Piccole bande formate da giovani provenienti da Carrara, dalla Lunigiana toscana, dalla Val di Magra e da La Spezia contendevano il controllo del territorio alle autorità fasciste e ostacolavano i lavori di fortificazione tedeschi lungo la futura Linea Gotica/Linea Verde.
È in questo contesto che si colloca l’operato della 16a Panzergrenadier Division “Reichsführer-SS” nell’area apuana durante l’agosto 1944. Analogamente a quanto stava già facendo in Versilia, la divisione comandata dal generale Max Simon (fu il principale esponente di molti crimini contro l'umanità in Italia, noti fra tutti gli eccidi di Sant’Anna di Stazzema e Marzabotto) s’impegnò infatti a isolare i partigiani e a rendere sicura l’area per i tedeschi, colpendo in modo indiscriminato e terroristico la popolazione civile.
 
La mappa che indica il tracciato di colore rosso della Linea Gotica/Verde (cliccare sulla mappa per ingrandire)

Il mattino del 24 agosto 1944 oltre una cinquantina di automezzi carichi di uomini e armi si diressero verso Vinca, in un lungo serpentone pronti a seminare la strage. La giornata era una qualunque, poche faccende agricole, fatica per le greggi, pascoli per gli uomini, tranquillità per donne, anziani e bambini in paese. Alle 8,45 circa ci furono già i primi morti: le donne appartate ai margini della strada vennero falcidiate da una raffica di spari. I soldati iniziarono a disporsi alle porte del paese per sistemare le mitragliatrici nel migliore dei modi. Le pattuglie scesero dai camion e si diressero verso le prime case del paese, cercando in ogni anfratto, uccidendo tutti quelli che si trovavano davanti. Un centinaio di persone morirono trucidate con ogni mezzo, mentre SS e milizie nazifasciste irruppero nelle abitazioni e ne sventrarono molte altre. Giovani spose coi figli vennero portate su un terrapieno alla periferia dell’abitato dove furono massacrate.
Per tre giorni ogni luogo di Vinca fu teatro di un delitto: donne uccise sulle strade e nelle loro case, bambini trucidati tra le braccia delle madri, anziani ammazzati insieme ai loro figli e nipoti. Le vittime furono oltre 170.
L’obiettivo iniziale, secondo gli ordini impartiti, era quello di “bonificare” il territorio dalla presenza partigiana.  Il 12 agosto Sant’Anna di Stazzema, Versilia, 560 morti, aprì la danza macabra delle SS sulla linea Gotica. A Vinca, Lunigiana, si andò oltre, se non nel numero, nelle atrocità. E se in Versilia la presenza italiana restò in parte ambigua (guidarono i tedeschi nei luoghi della strage o furono costretti a portare le munizioni?) a Vinca non c’è alcuna incertezza sul ruolo dei fascisti italiani.
«Reder chiese al colonnello Lodovici: quanti uomini mi puoi dare?» L’infame rispose: «Cento, in un’ora li avrete qui». Un sopravvissuto ricorda questo dialogo fra il Monco, il tristemente famoso maggiore delle SS Walter Reder, ed il comandante della Brigata Nera “Mai Morti” di Carrara. In più c’erano uomini della X Mas scaricati dai camion arrivati da La Spezia, base dei «marò» comandati dal “principe nero” Junio Valerio Borghese.
Per tutta la giornata del 24 agosto Vinca divenne il teatro di un eccidio. L’indomani, una volta che Reder si accampò nell’ex dopolavoro del paese, iniziò la fase del rastrellamento della zona. Il reparto italiano della sciagurata avventura di morte tornò a Carrara.
Il monumento che ricorda l'eccidio di Vinca

Oltre settant’anni fa, dunque, a Vinca e nei piccoli borghi adiacenti si contarono 173 morti. L’elenco delle crudeltà inflitte da tedeschi e fascisti e testimoniate dai superstiti è oltre ogni limite e immaginazione. Vi furono atti di violenza inaudita contro la popolazione.
Le testimonianze sono raccolte nei suoi libri da Paolo Bissoli, storico e presidente dell’istituto della Resistenza e da altri storici locali. 

Beniamino Colnaghi

Fonti dal web:
Il Tirreno Toscana: http://iltirreno.gelocal.it/regione/2014/08/24/news/le-stragi-del-44-vinca-il-monco-li-chiamo-e-i-mai-morti-risposero-1.9809337
L’Eco della Lunigiana: https://ecodellalunigiana.it/2015/08/24/vinca-il-ricordo-di-una-strage/
Toscana Novecento: http://www.toscananovecento.it/custom_type/il-terribile-agosto-del-1944-a-nord-delle-alpi-apuane/
Eccidio di Vinca: https://it.wikipedia.org/wiki/Eccidio_di_Vinca

Su questo blog sono presenti altre pagine che ricordano la Giornata della Memoria:
Irena Sendler: http://colnaghistoriaestorie.blogspot.it/2017/01/27-gennaiogiorno-della-memoria-irena.html
Il lager femminile di Ravensbruck: http://colnaghistoriaestorie.blogspot.it/2016/01/27-gennaio-giorno-della-memoria-il.html
Terezin, il lager dei bambini: http://colnaghistoriaestorie.blogspot.it/2012/03/terezin-il-lager-dei-bambini-in-ricordo.html
Il tappeto di Lodz: http://colnaghistoriaestorie.blogspot.it/2014/01/27-gennaio-giorno-della-memoria.html


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