Giuseppe Pinelli
Il 29
maggio scorso, il sito peacelink.it ha pubblicato l’intervista a Claudia
Pinelli, il cui titolo è: “L’impegno di
mio padre e la violenza del potere”. L’intervista è stata ripresa e postata su MicroMega-online.
Coloro i quali fossero
interessati a leggerne il testo, possono consultare uno dei due siti internet
soprarichiamati.
Claudia
Pinelli è la figlia di Giuseppe Pinelli, nato a Milano nel popolare quartiere
di Porta Ticinese il 21 ottobre 1928, precipitato da una finestra della questura
di Milano la notte del 15 dicembre 1969. Ferroviere di quarantun anni,
storico dirigente del Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa, Pinelli era stato
fermato dalla polizia la sera del 12 dicembre, qualche ora dopo la strage avvenuta
nella Banca Nazionale dell’Agricoltura, in piazza Fontana a Milano. Nella
strage persero la vita diciassette persone, 88 rimasero ferite.
Per
quanto riguarda la strage, ben sette processi sono stati celebrati fino ad
oggi, mentre, per la morte di Pinelli, siamo rimasti al «malore attivo» della
sentenza del 1975.
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Giuseppe Pinelli |
La figura
di Giuseppe Pinelli è stata ricordata da numerosi libri, da canzoni e ballate,
da opere teatrali e cinematografiche, dall’apposizione di lapidi commemorative.
L’intento
di questo post è solo ed esclusivamente quello di ricordare una brava persona,
un innocente, al quale venne riconosciuta la totale estraneità ai fatti di Piazza Fontana. Un
uomo rimasto stritolato dentro un meccanismo che in quegli anni non lasciò
scampo, un "capro espiatorio" di una strategia della tensione che in Italia
avrebbe prodotto centinaia di vittime innocenti ed avrebbe bloccato, come
effettivamente bloccò, il cambiamento ed il rinnovamento del Paese.
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