Questo è il simbolo di Auroville
Il punto al centro rappresenta l'Unita', il Supremo;
il cerchio interno rappresenta la creazione, la concezione della Citta';
i petali rappresentano il potere di espressione, la realizzazione.
Auroville si trova in India, nello Stato del Tamil Nadu, a 150 km a sud di Madras e a circa 15 km dalla città di Pondicherry, ex colonia francese. Dista 7 km dall’Oceano Indiano.
La Città di Auroville è situata in un ambiente rurale composto da oltre 90 insediamenti, sparsi su un’estensione di 25 km2, di cui circa 10 appartengono alla Comunità. Nell’area di proprietà di Auroville si trovano anche diversi villaggi Tamil, i cui residenti autoctoni lavorano la terra, allevano bestiame, vivono di pesca e artigianato.
Auroville non è un luogo turistico ove trascorrere le classiche vacanze ma la concretizzazione di uno straordinario progetto pensato e voluto da Sri Aurobindo e Mirra Alfassa, chiamata in seguito Mère, La Madre.
Sri Aurobindo |
Mère, La Madre |
Sebbene le loro famiglie fossero di tendenze materialistiche e quando ancora bambini gli unici contatti con la religione produssero in loro una forma più di rigetto che attrazione, entrambi, soprattutto Mère, iniziarono a crescere spiritualmente fin da piccoli. Questo sviluppo, che avvenne spontaneo, fu incomprensibile a coloro che gli erano vicini.
Quando Mère era ancora ragazza, stabilì una specie di contatto con Aurobindo a livello interiore, nonostante non si conoscessero affatto e vivessero su due continenti distanti tra loro.
La Madre sentì parlare di Sri Aurobindo per la prima volta nel 1913 e capì che avrebbe dovuto incontrarlo. Nel marzo del 1914 si recò appositamente a Pondicherry per conoscerlo. Subito intuì che era la persona con la quale si sentiva in contatto a livello interiore fin da bambina e che con esso avrebbe svolto un importante e intenso lavoro per la Terra.
Il sogno
Ci vorrebbe un posto sulla Terra in cui nessuna nazione possa reclamare come proprio; un posto di pace, amicizia e armonia e un luogo in cui tutti gli istinti dell’uomo possano essere usati per vincere le cause delle sue sofferenze e delle sue miserie, per abbattere la sua debolezza e l’ignoranza.
Un luogo dove i bisogni dello spirito e l’ansietà di progresso precedano la soddisfazione di desideri, passioni, piaceri e godimenti materiali. Un luogo in cui i bambini possano crescere e svilupparsi integralmente senza mai perdere il contatto con la propria anima. L’educazione sarebbe data non per superare degli esami od ottenere diplomi e posti di lavoro, ma per arricchire le facoltà esistenti e generarne delle nuove, promuovendo la bellezza in tutte le sue forme artistiche.
In questo luogo ideale il denaro non dovrà essere più sovrano padrone, il valore individuale avrà un´importanza ben maggiore di quella delle ricchezze materiali e della posizione sociale. Il lavoro non sarà più il mezzo per guadagnarsi da vivere, ma il modo per esprimere se stessi e per sviluppare le proprie capacità e potenzialità, rendendo nel contempo servizio all´insieme del gruppo.
In breve, sarà un posto in cui la collaborazione e la fratellanza nelle relazioni sociali, scalzeranno la competizione e la lotta fra gli uomini.
"L'uomo e' un essere transitorio, non definitivo. L'evoluzione non si e' conclusa; la ragione non e' l'ultima parola, ne' l'animale raziocinante la figura suprema della Natura," osserva Sri Aurobindo. "C'e' qualcosa che egli ancora non e', ma che sara'; un percorso verso qualcosa di non ancora realizzato, la sua intera vita e' una preparazione, un indirizzo della Natura verso qualcosa che e' piu' avanti."
Auroville vuol essere veicolo essenziale di questa ricerca nell'evoluzione, ed eventualmente una piattaforma per la trasformazione.
La realtà
Un crescente numero di persone provenienti da tutti i paesi del mondo intrapresero un lavoro paziente e tenace per la costruzione di una città nuova, di un nuovo modo di vivere, di un nuovo modo di essere. Furono molti gli italiani che andarono in India e parteciparono a questo progetto. Una buona parte di essi rimase e diventò aurovilliana.
Il 28 febbraio 1968 Auroville fu inaugurata alla presenza di oltre 5000 persone, provenienti da tutto il mondo. Rappresentanti di molti Paesi e di Stati indiani posero una manciata di terra dei rispettivi luoghi d’origine in un’urna a forma di loto al centro di Auroville. Sri Aurobindo non poté essere fisicamente presente perché lasciò il corpo molti anni prima, il 5 dicembre 1950.
Mère, che aveva da poco compiuto 90 anni, lesse un messaggio alla radio indiana, che così recitava: “Saluti da Auroville a tutte le persone di buona volontà. Sono invitati ad Auroville tutti coloro che hanno sete di progresso ed aspirano ad una vita più alta e più vera”.
Il tessuto connettivo di tutto ciò è la sfida di vivere una vera unità umana.
Con la scelta stessa di esserci, gli aurovilliani si stanno impegnando a partecipare attivamente alla creazione di "una città universale dove uomini e donne di tutti i paesi sono capaci di vivere in pace ed in un'armonia di progresso, al di sopra di ogni credo, di ogni politica e di ogni nazionalità ". Essi sono consapevoli che "il proposito di Auroville e' di realizzare l'unita' umana" così che, di conseguenza, la nostra specie possa progredire.
Mère se ne andò il 17 novembre 1973.
Il Matrimandir
Il centro spirituale di Auroville è il Matrimandir, un grande tempio a forma di globo, l’anima della città che sembra appoggiarsi sulla terra o emergere da essa. Coloro che l’hanno pensato e progettato hanno voluto simboleggiare la nascita di quella nuova coscienza che vuole manifestarsi. E’ il tempio del silenzio e della meditazione, che nel progetto della Madre doveva essere il “simbolo della risposta del Divino all’aspirazione umana alla perfezione”.
Il Matrimandir visto da diverse prospettive e distanze |
Il grande banyan del Centre Guest House |
La mia esperienza.
Sono partita una prima volta per Auroville il giorno di Natale del 1992 insieme ad alcune amiche di Monza. E’ stata dura. Il primo impatto con l’India vera, non quella dei circuiti turistici per gli occidentali, ma quella dei villaggi rurali, delle tradizioni millenarie, della fortissima spiritualità di quel popolo, è stato per me un trauma, perché non avevo i soliti e confortanti punti di riferimento. Mi mancavano i miei spazi e le mie sicurezze. Poi ho capito che gli agi e le cose materiali non erano indispensabili, il modello di vita insegnato da Sri Aurobindo e Mere è altro.
Negli anni sono ritornata ad Auroville altre cinque volte e ogni volta ho imparato qualcosa di nuovo.
Ringrazio Auroville di esistere e soprattutto Mère, i cui insegnamenti ed il cui pensiero mi hanno aiutata a cambiare la mia vita.
Patrizia Colnaghi
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.