lunedì 17 dicembre 2018

"La meglio gioventù"
Il progetto europeo di Antonio Megalizzi

 
Ho volutamente "rubato" il titolo a un'opera di Pier Paolo Pasolini, La meglio gioventù, per ricordare Antonio Megalizzi, il ragazzo italiano di 29 anni ucciso a Strasburgo da un terrorista.
Antonio era un convinto europeista, sentiva l'Europa, come la sentono moltissimi giovani e studenti del nostro continente, la sua casa naturale, una realtà, certamente da migliorare, ma che non ha alternative, pena la deriva egoista e populista. Basti conoscere le sue idee, trasmesse da una web radio europea, Europhonica, e leggere i suoi scritti, tra cui un libricino scritto tempo fa, dal titolo #postpolitico, un breve saggio sull'evoluzione della comunicazione politica in epoca di social network.
Diceva sull'Europa "Il sistema sarà anche malato, ma se invece di curarlo lo aggrediamo ancora di più, la guarigione si si fa sempre più lontana".
Certamente, di questo giovane intellettuale italiano, ci mancheranno la riflessione pacata, lo studio approfondito e la voglia di capire la complessità dei problemi in campo. Ma la barbarie di un terrorista non può aver ucciso anche le sue idee, che continueranno ad essere diffuse attraverso l'opera ed il lavoro dei suoi amici e di alcuni atenei italiani e europei che porteranno avanti il progetto di costruire una Europa più aperta, giusta e solidale.  
 

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